ORGANIZZIAMOCI CONTRO L’UNIVERSITÁ BELLICA: ASSEMBLEA PUBBLICA D’ATENEO, 12/11 H 18.30, VIA ZAMBONI 38 È sempre più chiaro come le Università italiane siano completamente asservite all’ordine imperialista, coloniale e sionista che da 77 anni permette e perpetra politiche di genocidio, occupazione e apartheid in Palestina. Gli abusi di potere della governance dell’Università di Bologna sono solo la goccia che fa traboccare il vaso: il Rettore Molari, in particolare, ha finalmente gettato la maschera, impedendo in maniera ingiustificata e illegittima che nell’ultima seduta del Senato Accademico si discutesse la mozione contro gli accordi di complicità approvata dal Consiglio Studentesco, e mostrando una volta per tutte il ruolo autoritario e prevaricante che ha sempre ricoperto. L’ideologia bellica e militarista pretende di poter arruolare student*, ricercator*, docent* e personale universitario all’interno di un sistema che finanzia e sostiene le multinazionali della guerra. Coerentemente al ReArm Europe e alla riconversione bellica delle industrie europee, il prossimo fondo di finanziamento per la ricerca (Horizon 2028-2034) intende legalizzare il “dual use”, cancellando formalmente ogni presunta differenza tra gli usi civili e quelli militari del sapere prodotto nelle Università e nei Centri di ricerca. Davanti alle misure repressive e intimidatorie che l’Ateneo cerca di imporre, davanti al definanziamento dell’istruzione e al dirottamento dei fondi pubblici nell’economia del genocidio, è fondamentale continuare a mobilitarci in tutti i Dipartimenti e insieme a tutte le componenti universitarie che da anni lottano in solidarietà alla Palestina e alla sua Resistenza. Sappiamo che i popoli in rivolta hanno il potere di sovvertire il presente e cambiare il futuro: dall’intifada studentesca ai blocchi cittadini, costruiamo ora i prossimi passi della mobilitazione contro l’Università bellica!